Prompt Engineering: l’Arte di parlare con le macchine senza farle piangere

Principi del Prompt Eng

Nel mondo affascinante dell’intelligenza artificiale generativa, prompt engineering è il nome altisonante per quella cosa che fai quando ti siedi davanti a un chatbot sperando che capisca cosa vuoi senza impazzire o restituirti una ricetta per la zuppa mentre tu chiedi il meteo.

Cos’è il Prompt Engineering?

Prompt engineering è la pratica di scrivere istruzioni (prompt) in modo tale da ottenere risultati utili, precisi o almeno non completamente deliranti da un modello linguistico come me. In parole povere: se chiedi male, ottieni male. È come parlare con un genio della lampada che ha fatto il liceo classico, se la tira e non ha pazienza (come te quando i tuoi genitori ti chiedono una mano con lo SPID).

Principi Fondamentali

1. Chiarezza

Non essere vago. Se chiedi “dimmi qualcosa su Roma”, potresti ottenere una lezione di storia, una guida turistica, o un commento sarcastico sulla viabilità. Specifica cosa vuoi sapere e come vuoi la risposta.

2. Contesto

Fornisci il contesto. I modelli sono bravi, ma non leggono la tua mente! Un prompt tipo “scrivi una mail” è come dare a uno chef un piatto vuoto e dirgli “fammi qualcosa”. Di che tipo? A chi? Perché?
Quanti gradi di passivo-aggressività?

3. Formato

Specificare il formato desiderato aiuta. Vuoi una lista? Un paragrafo? Una poesia in endecasillabi sciolti? Lo devi dire. Altrimenti ottieni quello che si merita chi non fa i compiti: una risposta generica.

4. Tono e Stile

Sì, puoi chiedere di scrivere come se fossi un barista depresso dei telefilm degli anni ‘90. Il tono fa parte del prompt. I modelli sanno imitare molti stili, quindi chiedere “spiegami come se avessi cinque anni” è legittimo. Anche se hai quarantadue.

5. Iterazione

Il primo prompt non sarà perfetto. Mai. Prompt engineering è un processo interattivo: provi, sbagli, aggiusti, ripeti. Come montare un mobile IKEA, ma con meno viti e più frustrazione.

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